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Which country leads the world in digital?

Un articolo uscito lo scorso settembre sul "McKinsey Quarterly" sorprendentemente sottolinea come in Europa  i consumatori sono in genere molto più propensi a utilizzare i canali digitali per i loro acquisti che non i negozi, rispetto ai consumatori americani.

Una sorpresa perchè gli USA hanno tassi di diffusione di Internet molto più elevati rispetto alla UE.

Più opportunità per chi vuole cavalcare l'onda dell' economia digitale in Europa? Che ne pensate?

Qusto è il link all'articolo.

The surprising truth about which countries lead in digital

3 pensieri riguardo “Which country leads the world in digital?

  • Chiara Landena

    Personalmente ritengo che ci siano davvero delle opportunità assolutamente da cogliere per quanto riguarda l’economia digitale in Europa.
    In particolare trovo che tali opportunità debbano essere applicate nell’offerta di servizi, molto di più rispetto al mondo merceologico. Questo perché rimane ancora la necessità di avere comunque dei punti vendita in cui poter vedere concretamente il prodotto, ossia se questo possa corrispondere effettivamente alle aspettative del cliente. Ovviamente l’offerta dei servizi, come assicurazioni o attività bancarie, deve essere esercitata in presenza di un’elevata sicurezza dei dati del cliente e di una totale trasparenza in termini contrattuali.
    Altro importante fattore da considerare sono proprio le nuove generazioni. Stiamo infatti parlando di investimenti in un campo che riguarderà soprattutto le nuove generazioni e non solo. Già i Millenials dimostrano quanto siano maggiormente predisposti all’uso di servizi on-line, mentre una predisposizione ancora più elevata ed evidente viene espressa dalla Generazione Z, soggetti ormai nati praticamente con le nuove tecnologie a portata di touch.
    Tutto questo riapre però il dibattito nel ricercare continuamente dei canali ancora più resistenti e dunque larghi, capaci di sopportare il maggiore flusso di utenti che si andrà a creare.

  • Penso che l’Europa debba sfruttare tale occasione sia per l’offerta di beni che di servizi, a livello sia imprenditoriale che privato, per tutti gli scambi interni all’Unione. Ciò permetterebbe di snellire e velocizzare l’intero sistema economico europeo. Purtroppo, o per fortuna, tale “onda” è cavalcata da molti: chi si propone di offrire servizi tramite canali digitali si troverà di fronte a forti barriere all’entrata. Oltre alla competizione, infatti, vi sono importanti problemi di visibilità: informare il potenziale cliente della propria esistenza non è così facile, e soprattutto, comporta costi elevatissimi. Ad esempio, apparire tra le prime 2 pagine di Google a seguito di una ricerca richiede diverse migliaia di euro.

  • Io penso che l’Europa non utilizzi le opportunità di carattere tecnologico e digitale al meglio. Non tutti i Paesi d’Europa sfruttano queste opportunità allo stesso modo. Io sono convinta che ogni paese d’Europa debba applicare tecnologie all’avanguardia, quelle ovviamente disponibili, sopratutto in campo pubblico, nel settore sanitario e quello educativo per portare la gente più vicina a questa prospettiva di digitalizzazione. É sbagliato regalare solo social alle masse, che hanno bisogno di ben altre cose.
    Il mondo è digitale ma esistono Paesi in Europa, come il nostro, che non educa il cittadino in tal senso creando diseguaglianze non affatto banali. Il nativo digitale svedese non è come quello italiano. Esistono ancora molti ostacoli che andrebbero superati, che rappresentano una deficienza oggi ma una grandissima opportunità un domani.

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