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Social network: gara virale di idee…!

Quante volte vi siete imbattuti in una discussione su un social network riguardante un determinato argomento? Magari con un botta e risposta di commenti che non finiva più? Oppure avete mai notato che alcuni stati di facebook ricevono tanti like, mentre altri non se li fila nessuno?

Secondo quanto riporta questo articolo i social media hanno abbassato i costi di produzione e di trasmissione delle idee, aumentando così la portata potenziale delle idee. Ma non tutte diventano virali!

Le idee competono tra di loro per catturare l’attenzione individuale o collettiva, che è un bene economico che scarseggia, come ci dice l’economia dell’attenzione; così diventano virali solo quelle idee che catturano più attenzione.

Che cosa ne pensate? Secondo voi, quale caratteristica deve avere un’idea per essere vincente? Che cosa cattura l’attenzione nei social network? Guardando magari la vostra esperienza sui social network, quali vostri “stati” sono diventati più virali?

5 pensieri riguardo “Social network: gara virale di idee…!

  • federica lombardi

    Per quanto mi riguarda tendo a condividere o diffondere informazioni che appaiono curiose, divertenti o che riguardano le mie passioni come una nuova uscita di un libro o un commento di un cantante che mi piace… Un idea per diffondersi secondo me deve essere di semplice comprensione e che possa creare un sorriso sul volto di coloro che la leggono… Le persone utilizzano i social per avere un momento di svago quindi evitano i link intellettuali o che richiedono una lettura prolungata o profonda…. Con questo non voglio dire che siamo superficiali, ma ognuno di noi durante la giornata ha bisogno di un momento in cui spegnere il cervello e fare una pausa. Per questo i messaggi dovrebbero utilizzare la comicità per essere efficaci, almeno per me!

  • Il mio pensiero riguardo l’utilizzo dei social network è duplice. Se da una parte infatti è incredibile il modo in cui le idee e notizie possano diffondersi in tempo reale, dall’ altro non sempre quelle che ricevono più attenzione sono le più “importanti”. Prendiamo come esempio facebook che è pieno di ragazzini che ricevono un’ attenzione clamorosa solo perche pubblicano una loro foto con qualche frase famosa scopiazzata dal web. Altre persone che Invece condividono quotidianamente notizie relative a politica o fatti quotidiani spesso non ricevono lo stesso tipo d’attenzione. Quando questo succede però, a volte, capita che i commenti siano molto eterogenei passando da quelli formulati da chi ha realmente conoscenze riguardo il tema trattato, a chi commenta senza ragionare su cosa si stia davvero discutendo. Ovviamente non escludo di aver letto discussioni su facebook di portata intellettuale elevata, ma le notizie che sembrano essere più virali sono quelle che non ci fanno pensare, che ci distraggono e che ci facciano ridere. Che questo sia giusto o sbagliato non so dirlo.

  • Gloria Pellegrino

    Secondo me è vero che hanno abbassato i costi di trasmissione delle idee, ma comunque le aziende per far diventare una pubblicità virale, la maggior parte delle volte, ha bisogno di esperti creativi in grado di rendere la promo accattivante.
    Le notizie che si propagano più facilmente devono avere il connotato dell’originalità, nell’ambito del viral marketing infatti ci sono molti esempi, quello che più mi è piaciuto è stato il promo dell’acqua Evian, l’acqua che ha fatto tornare tutti bambini

  • Laura Antonini

    L’utilizzo dei social network rappresenta una strabiliante fonte di informazione a duplice via.
    Da un lato il social network appare come uno strumento di scambio di informazioni molto utile in quanto è sufficiente una connessione internet per scambiarsi informazioni con un gruppo di amici in qualsiasi parte del globo.
    Dall’altra parte i social network (per esempio Facebook), può essere utilizzato come un canale di informazione ( soprattutto da parte delle imprese) ingannevole per i consumatori. Le imprese potrebbero utilizzare questi nuovi strumenti di comunicazione cercando di sviluppare politiche di marketing del tutto scorrette/ingannevoli.
    Per esempio molte aziende potrebbero utilizzare questo canale per lanciare prodotti non salutari come salutari.

  • federica lombardi

    Hai ragione Laura, le imprese possono immettere qualsiasi tipo di informazione, come può fare qualsiasi altro utente. Sta a coloro che leggono saper distinguere tra annunci dannosi o meno. Questo però non vuol dire che i social network non siano utili per la divulgazione di dati. Per attirare l’attenzione purtroppo anche notizie di una certa rilevanza devono essere trasformate in modo da essere facilmente fruibili e raggiungibili da chiunque. Per questo servono i social a mio avviso.

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