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La stampante 3D: giocattolo o business domestico?

La stampa nel corso dei secoli ha subito diverse evoluzioni: dalla stampa con blocchi in legno a quella con caratteri mobili, per arrivare a quella laser che consente di stampare in media 15 pagine al minuto; i materiali utilizzati erano sempre gli stessi, carta ed inchiostro.

Da qualche anno non è più così, dalla stampa “tradizionale” si è arrivati alla stampa 3D; con software dedicati e con materiali quali resine, fotopolimeri e fogli laminati si possono realizzare oggetti in 3D utili in campo medico, spaziale ed edilizio. Come poi ci dimostra questo video sono in vendita stampanti 3D per uso domestico, da casa si può costruire ciò che si vuole, per poi magari rivendere ciò che si ha creato ed avviare un business “domestico”. Cosa ne pensate? Vi sembra un business concretizzabile? O vedete la stampante 3D come un “giocattolo” per grandi?!  Ammettendo di poterne possedere una, che uso ne fareste?

 

10 pensieri riguardo “La stampante 3D: giocattolo o business domestico?

  • Gloria Pellegrino

    Potrebbe essere uno strumento utile per il business ma ci vorrebbero competenze di design, materiali, progettazione e studiare approfonditamente le caratteristiche della macchina. Ogni errore causerebbe una grossa perdita in termini di tempi e di costi. Certo è che se si avessero le giuste competenze e le giuste idee si potrebbe prendere spunto dalla piattaforma di “shoes of prey” e applicarla al nostro business, lasciando così al cliente la possibilità di personalizzazione.

  • Per usare la stampante mostrata nel video non sembra che ci vogliano tutte le competenze che hai elencato. Addirittura la bambina porta alla mamma un disegno e la mamma con la stampante 3D glielo colora e fa tante formine con quel disegno. Nel campo professionale è verissimo che un errore è una grossa perdita in termini di tempo e di costi. Ma pensa a quelle stampanti 3D che stampano le protesi adattandole perfettamente ai bisogni dei pazienti. Se un ospedale fosse dotato di queste stampanti si velocizzerebbe di gran lunga rispetto al metodo classico, in più stamperebbero delle protesi già perfette per il paziente. Cosa ne pensi?

  • Gloria Pellegrino

    Credo sia molto difficile paragonare un gioco di un bambino a uno strumento da inserire in una persona. Le stampanti 3D sono sicuramente il futuro in molti ambiti ma hanno ancora fortissimi limiti di geometria,materiale e risoluzione.
    Geometria in quanto l’accrescimento per strati limita le forme possibili. Una forma complessa come potrebbe essere una protesi d’anca non penso sia realizzabile. Materiali perché non riescono ancora a sintetizzare metalli biocompatibili come il titanio (in verità sono già in grado ma non quelle casalinghe…sono macchine da milioni di euro). Risoluzione intesa come finitura superficiale e quindi tolleranza dimensionale accettabile.
    Naturalmente concordo con te sarebbe bellissimo che in un futuro prossimo tutto questo possa essere possibile.

  • Bè nel video da me linkato si parla di stampante 3D per uso domestico! Non penso che qualcuno avrebbe interesse a stamparsi in casa propria una protesi! Ahahah! Comunque in questo link si parla proprio di protesi costruite con la stampa 3D utilizzando il titanio ad esempio, ovvio, non sono stampanti 3D domestiche, bensì mediche! http://www.abilitychannel.tv/protesi-3d-lultimo-prodigio-tecnologia/

    La vera domanda del mio post è se da casa, con una stampante 3D domestica, si può avviare un business di piccoli oggetti che possa incrementare i guadagni della famiglia! Ad esempio nel video viene costruito un portafoglio, secondo te si può avviare una produzione di 10 portafogli e venderli, magari su ebay? Facendo così un business? Oppure la stampante 3D ad uso domestico è considerata come uno sfizio fine a se stesso?!

  • Gloria Pellegrino

    Sicuramente si, con quella stampante sarebbe facile avviare un piccolo business ma quando poi questo tipo di stampanti saranno accessibili a tutti la differenza la faranno le idee. Ecco che applicare un modello come dicevo prima simile a quello di shoes of prey magari per i portafogli sarebbe un’idea di vero e proprio business.

  • Differenziare ed innovare, sempre! Tipico di ogni business! Vince sempre chi arriva primo! Chi imita si accoda sempre! Shoes of Prey come funziona esattamente?

  • Io non credo che questa stampante possa portare alla nascita di un nuovo business, quale quello domestico. Sicuramente l’utilizzo domestico porterebbe conseguenze negative quali l’aumento del costo delle materie prime, o anche conseguenze economico sociali. Credo che il suo utilizzo rimarrà nelle mani di una cerchia ristretta di progettisti, ingegneri o designer.

  • Gloria Pellegrino

    https://www.shoesofprey.com è un sito che permette di creare le proprie scarpe. Da dei modelli predefiniti si sceglie la forma il tessuto ed eventuali extra. La spedizione è gratuita in tutto il mondo ma il costo delle scarpe non è proprio a buon mercato.

  • Roberta ogni innovazione tecnologica se ci si riflette ha i suoi pro ed i suoi contro. Ogni tecnologia porta con se conseguenze economico-sociali, , pensiamo ad i monaci amanuensi, si è “estinta” questa professione perché è nata la stampa. Il principale motivo per cui i monaci trascrivevano i testi era per tramandarli e diffonderli, ed i libri costavano così tanto che pochi potevano permetterseli. E le persone restavano nella loro ignoranza. La stampa, se ci pensiamo, ha contribuito a migliorare la vita di tutti, divulgando la cultura in maniera rapida! Non capisco invece le conseguenze sull’aumento dei costi delle materie prime. Riguardo a shoesofprey , dando una rapida occhiata al sito, mi pare che si possano personalizzare dei modelli di scarpe predefiniti, non crearne di nuovi. Pensa se avessi una stampante 3D ed un software adeguato, se imparassi ad usarlo, chissà quante scarpe stamperesti!

  • Laura Antonini

    Negli ultimi anni la stampa ha subito una grande evoluzione come riportato dall’articolo e il fatto che siamo arrivati alla stampa in 3D secondo me è un buon passo avanti. in questo modo si facilita di molto la possibilità di fare business perché con un po’ di creatività si possono creare oggetti di “design” innovativi e altamente competitivi con un potenziale di vendita sia su canali di business B2C e B2B. Inoltre, attraverso un adeguato sfruttamento delle “risorse disponibili” come ad esempio la tecnologia, il prezzo di questi nuovi prodotti potrebbe essere relativamente basso in modo da colpire molteplici segmenti di mercato. In pratica questi nuovi prodotti potrebbero rappresentare una chiave di successo per le imprese (e non solo) in termini di aumento di redditività.

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